Decisione turca di non bloccare i rifugiati siriani diretti verso l’UE
Secondo le ultime ricostruzioni dei media locali, la Turchia avrebbe deciso di non bloccare più i rifugiati siriani che intendono recarsi in Europa, contravvenendo così a quanto previsto dallo “strumento dell’UE per i rifugiati in Turchia”; addirittura le tv locali mostrano già i primi gruppi di alcune decine di profughi che si stanno dirigendo a piedi verso il confine con la Grecia.
La decisione turca sarebbe motivata dalla morte di almeno 33 soldati turchi, a seguito del bombardamento aereo delle forze governative siriane nella provincia di Idlib.
Considerando che con la decisione turca di aprire di fatto la frontiera vi sono già persone in cammino verso la Grecia e che la Turchia ha già ricevuto dall’UE i 6 miliardi di euro previsti per la gestione dei rifugiati, col finanziamento di progetti fino al 2025, oltre a circa 9 miliardi di euro di fondi IPA dal 2007, può l’alto rappresentante rispondere ai seguenti quesiti:
1 Quali azioni urgenti intende intraprendere per evitare una nuova urgenza umanitaria verso l’UE e una nuova escalation del conflitto siriano?
2 Nelle discussioni sul QFP e a livello di politiche della BEI non intende finalmente azzerare il supporto finanziario dell’UE alla Turchia, oltre a richiedere la restituzione dei 6 miliardi a causa del mancato rispetto dell’accordo?
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Consultation of Parliament on future decisions concerning the multiannual plan for small pelagic fisheries in the Adriatic Sea
The dossiers scheduled for withdrawal by the Commission in the next six months include the multiannual plan for small pelagic fisheries in the Adriatic Sea, where the Parliament has put forward a balanced solution combining economic, social and biological sustainability.
On several occasions, concerns have been voiced about the withdrawal of this proposal and, above all, about increasingly recourse to the GFCM in taking major decisions, for example those concerning the recent recommendations on the Mediterranean and Adriatic Sea.
The Commission’s reluctance to involve Parliament in the adoption of important regulations with a real economic and social impact on the fisheries sector, in which the task of reaching agreement appears increasingly intractable, is a cause for general concern.
A similar trend appears to be emerging with regard to the setting of TACs and 2020 quotas for the Atlantic and the North Sea, where technical measures have also been introduced.
The withdrawal of the multiannual plan appears to confirm this tendency and risks undermining Parliament’s co-legislative powers, thereby widening the democratic divide between the EU and its citizens.
In view of this:
1 Will the Commission explain the latest developments regarding the Adriatic and indicate whether it intends to propose a new multiannual plan?
2 How will it ensure that no future moves are made that might undermine the legitimacy of Parliament?
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