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Bruxelles, la richiesta della Lega: “Bisogna tutelare la denominazione del prosecco”

venerdì, 09 Luglio 2021 da Giuliana Tambaro

“Abbiamo scritto una lettera al Commissario Ue all’Agricoltura Wojciechowski per esprimere la nostra grande preoccupazione per la richiesta, da parte della Croazia, di iscrivere il vino ‘Prosek’ nell’elenco delle indicazioni geografiche tutelate dall’Ue. Da Bruxelles ci aspettiamo una valutazione rigorosa di una richiesta in evidente conflitto con la Dop italiana ‘Prosecco’ e coi meccanismi di tutela dei prodotti Dop e Igp che dovrebbero contrastare ogni forma di abuso, imitazione o semplice evocazione.

La Denominazione del Prosecco, al contrario del prodotto croato, lega inscindibilmente il suo nome a quello di un territorio ben definito e di grande valore: le colline del Prosecco sono iscritte nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità come paesaggio culturale, c’è un intero sistema di paesaggio, siti di interesse comunitario, bellezze naturali, di un territorio modellato sulle esigenze dei produttori vitivinicoli.

Confidiamo che l’Ue usi buon senso per tutelare e valorizzare una vera eccellenza”. Lo scrivono in una nota gli europarlamentari della Lega, di cui fa parte l’onorevole Valentino Grant, che hanno scritto una lettera al Commissario Ue all’Agricoltura Janusz Wojciechowski.

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Pesca, Lega: nuovo regolamento Ue occasione mancata, Europa non tutela pescatori

giovedì, 11 Marzo 2021 da Giuliana Tambaro
Bruxelles, 11 mar – “Prendiamo atto che l’Ue, purtroppo con la complicità di Pd, M5s e Iv, conferma di non tutelare i pescatori: il nuovo Regolamento Controlli rappresenta l’ennesima occasione mancata da Bruxelles. Era un’opportunità per semplificare l’intricata normativa europea sulla pesca, rendendola più equa e di buon senso. La Lega ha tutelato i pescatori dicendo un forte e chiaro no alle telecamere a bordo e proponendo anche misure salvagente per scongiurare il peggio: il voto del Parlamento europeo va nella direzione purtroppo opposta, dando una sferzata finale alla revisione del Regolamento che non andrà ad aiutare un settore già fortemente colpito dalla crisi. Si verrà infatti a creare un vero e proprio ‘grande fratello’ a causa dell’installazione obbligatoria delle telecamere CCTV per le imbarcazioni sopra i 12 metri identificate come ad alto rischio di inosservanza dell’obbligo di sbarco. Norme più severe anche per il giornale di pesca elettronico e il Vessel Monitoring System; e invece di rendere più proporzionate le sanzioni amministrative, si prevede un inasprimento, con sanzioni penali. Il testo, quindi, peggiora quanto prodotto dalla commissione Pesca, dove siamo almeno riusciti a inserire maggiore flessibilità sul margine di tolleranza per le stime di peso e a migliorare la tracciabilità dei prodotti ittici, a tutela dei consumatori. Al rammarico per l’approvazione del nuovo regolamento, anche la delusione per l’esclusione di tutti gli emendamenti proposti dalla Lega, a sostegno degli interessi dei pescatori italiani. Un’occasione gettata al vento: l’auspicio ora è che, in sede di negoziato, l’Italia si opponga in Consiglio e dica no a provvedimenti che, anziché aiutare i nostri pescatori, li penalizza”.
Così in una nota gli europarlamentari della Lega componenti della commissione Pesca, Rosanna Conte (coordinatrice ID in commissione e relatrice ombra del provvedimento), Annalisa Tardino, Massimo Casanova, Valentino Grant, e il deputato Lorenzo Viviani, responsabile dipartimento Pesca della Lega.
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Banche. Tercas, Lega presenta interrogazione: Ue risponda dei danni ai risparmiatori

martedì, 09 Marzo 2021 da Giuliana Tambaro
Bruxelles, 9 mar – “La Corte di Giustizia Ue ha respinto l’impugnazione della Commissione europea contro la sentenza del Tribunale Ue che aveva annullato la decisione di ritenere ‘aiuto di Stato irregolare’ l’intervento predisposto nel 2014 dal Fitd per il salvataggio di Tercas. L’errata applicazione della disciplina sugli aiuti di Stato agli interventi del Fitd ha reso necessaria in casi analoghi l’adozione di soluzioni più gravose per risparmiatori e creditori, si pensi a Etruria, CariChieti, CariFerrara e Marche, in cui si sarebbero potute adottare delle soluzioni differenti, senza il coinvolgimento dei piccoli azionisti e obbligazionisti, anche nel caso della gestione della crisi delle banche venete. Abbiamo presentato un’interrogazione alla Commissione europea perché venga fatta chiarezza su questa vicenda, al fine di identificare le motivazioni che hanno portato a giudicare l’intervento del Fitd come aiuto di Stato irregolare, e per sapere come e quando intenda rispondere dei danni ingiustamente arrecati ai risparmiatori e alle banche coinvolte direttamente e indirettamente da tale decisione sbagliata. I risparmiatori attendono risposte: serve un’azione concreta e rapida da parte dell’Ue”.
Così in una nota gli europarlamentari della Lega componenti della commissione Econ, Marco Zanni (presidente gruppo ID), Francesca Donato, Antonio Maria Rinaldi, Valentino Grant, firmatari dell’interrogazione alla Commissione Europea.
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Valentino Grant: “Governo incapace di tutelare l’Italia”

domenica, 07 Giugno 2020 da Giuliana Tambaro

BRUXELLES, 7 LUG – “Le stime di crescita rese note dalla Commissione europea sono alquanto preoccupanti. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte da mesi sostiene che l’Italia sia un modello da seguire, ma l’unica classifica in cui purtroppo primeggia il Paese è per il calo record del Pil, previsioni inquietanti che smentiscono clamorosamente le parole del ministro Gualtieri, che a marzo parlava di ‘qualche punto percentuale, grave ma gestibile e recuperabile'”. Così in una nota gli europarlamentari della Lega Marco Zanni, presidente gruppo ID, Francesca Donato, Valentino Grant, Antonio Maria Rinaldi, componenti della commissione Econ. “Il governo si sta dimostrando sempre più incapace di difendere l’Italia e di affrontare la crisi, ha agito male e con lentezza e con misure del tutto insufficienti. Con questi dati, con gli italiani quasi in ginocchio, non stupisce che gli avversari del Paese e i loro alleati italiani vogliano premere l’acceleratore sul Mes: è evidente il desiderio di portare in casa la Troika per dare il colpo di grazia e depredare ciò che resta dell’Italia”, conclude la nota. (ANSA).

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