FSC 2014/2020. Programmazione Puglia Sounds Record 2023 – YOUNG & SENIOR. Finanziamento a fondo perduto per nuove produzioni discografiche
FSC 2014/2020. Programmazione Puglia Sounds Record 2023 – YOUNG & SENIOR. Finanziamento a fondo perduto per nuove produzioni discografiche | |
SINTESI | Il bando intende realizzare una programmazione artistica/culturale di nuove produzioni discografiche “Puglia Sounds Record 2023 Young & Senior” in grado di promuovere la creatività ed il patrimonio culturale musicale pugliese.
Attraverso l’Avviso, Puglia Sounds – TPP si intende pertanto effettuare una ricognizione di progetti artistico – culturali di creazione, promozione e distribuzione di nuove produzioni discografiche. |
SETTORE | Servizi/No Profit, Cultura |
BENEFICIARI | Micro Impresa, Grande Impresa, PMI, Persona fisica |
AZIONI AMMISSIBILI | Le proposte per essere ammissibili devono essere relative a progetti di produzione, promozione e distribuzione di nuove produzioni discografiche che promuovano il sistema musicale regionale pugliese. Per produzione discografica si intende un progetto discografico della durata minima complessiva di 20 minuti. |
SPESE FINANZIATE | Consulenze/Servizi |
AGEVOLAZIONE | Contributo a fondo perduto |
BUDGET | Tot € 180.000,00 |
SCADENZA | 07/12/2022 |
- Pubblicato il Bandi e opportunità, In Evidenza, Primo Piano
Bando Terre Colte 2022 – Fondazione con il Sud.
Fondazione con il Sud. Bando Terre Colte 2022 | |
SINTESI | Recuperare e valorizzare terreni incolti o abbandonati, o non adeguatamente utilizzati nelle regioni meridionali, per dar vita a produzioni agricole sostenibili dal punto di vista sociale, economico e ambientale, capaci di creare prodotti di qualità, di rivitalizzare le tradizioni legate all’agricoltura e all’allevamento, di promuovere percorsi di inclusione sociale e lavorativa per persone in difficoltà, sviluppando filiere corte in grado di rispondere alle attuali difficoltà di accesso ai prodotti agricoli di prima necessità, garantendo adeguati canali di commercializzazione. |
SETTORE | Servizi/No Profit |
BENEFICIARI | Associazioni/Onlus/Consorzi |
AZIONI AMMISSIBILI | Concessione da parte di uno o più proprietari, di uno o più fondi, ad un ente del terzo settore del partenariato proponente |
SPESE FINANZIATE | Consulenze/Servizi |
AGEVOLAZIONE | Contributo a fondo perduto |
BUDGET | Max € 400.000,00 |
SCADENZA | 14/12/2022 |
- Pubblicato il Bandi e opportunità, In Evidenza, Primo Piano
Pesca, Gruppo ID: bene voto su misure crisi per conseguenze guerra, la nostra battaglia prosegue
Strasburgo, 6 lug – “Il voto a larghissima maggioranza del Parlamento Europeo sulle misure di crisi per pesca e acquacoltura per contrastare le conseguenze della guerra in Ucraina sul settore è un segnale positivo. Nonostante le criticità già evidenziate dalla Lega, per le quali avevamo presentato una serie di emendamenti, rappresenta un passo in avanti importante per sostenere un settore costretto a fronteggiare numerose difficoltà, in Italia e in Europa: servono risposte concrete e in tempi brevi, come chiediamo a gran voce da tempo. Bene il voto odierno, ma la battaglia della Lega a difesa dei pescatori italiani non si ferma qui. Dal Parlamento Europeo a quello nazionale, continueremo a portare avanti le nostre richieste: un aumento del tasso del co-finanziamento al 100% sui sostegni dal Feamp, al posto dell’attuale 75%; la deroga alla cosiddetta regola ‘N+3’ per poter prorogare l’uso dei finanziamenti; il recupero del 50% delle risorse non spese nella vecchia programmazione Feamp – ora Feampa – per utilizzarle per il caro gasolio, equamente suddiviso a livello nazionale. Condizioni importanti per sostenere una categoria fondamentale per l’economia del nostro Paese: noi ci siamo”.
Così in una nota gli europarlamentari del Gruppo ID componenti della commissione Pesca, Rosanna Conte (coordinatrice Id in commissione), Massimo Casanova, Valentino Grant, Annalisa Tardino e il deputato Lorenzo Viviani, responsabile dipartimento Pesca della Lega, commentano il voto del Parlamento Europeo sulle misure di crisi nei settori della pesca e dell’acquacoltura a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
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Pesca, Gruppo ID: Ue apre a nostre proposte su misure di emergenza, ma nega aumento quote
“Con un’interrogazione alla Commissione europea, la Lega aveva chiesto all’Ue un sostegno straordinario al settore della pesca, alle prese con le conseguenze del rincaro dei prezzi carburanti. Avevamo chiesto sostegni ai pescatori per l’interruzione temporanea dell’attività, aumento delle flessibilità delle quote e misure aggiuntive quali aiuti di Stato, riduzione oneri sociali, sospensione delle tasse e proroga prestiti Covid. Nonostante segnali positivi come aperture su aiuti di stato e misure di emergenza, purtroppo dal commissario Sinkevicius è giunta risposta negativa alla richiesta sull’aumento delle quote anno per anno, inspiegabile dal momento che le stesse sono sotto utilizzate. Nessuna risposta invece su possibile esenzione tasse e proroga aiuti Covid. Non possiamo ritenerci soddisfatti: dall’Ue ci aspettiamo più attenzione per le esigenze dei nostri pescatori. La Lega continuerà a difendere il settore in Ue e per prima cosa chiederà un aumento del tasso del co-finanziamento al 100% sui sostegni presi dal Feamp, al posto dell’attuale 75%”.
Così in una nota gli europarlamentari della Lega firmatari dell’interrogazione e componenti della commissione Pesca, Annalisa Tardino (prima firmataria), Rosanna Conte (coordinatrice Id in commissione), Massimo Casanova, Valentino Grant.
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Pesca, Gruppo ID: accordi Brexit hanno penalizzato nostre marinerie, Ue ora rimedi a suoi errori
“Con il nostro voto abbiamo voluto dare un segnale forte e chiaro all´Ue affinché si impegni, con atti concreti e immediati, nella difesa dei suoi pescatori, dal Canale di Sicilia, al Mar Adriatico, fino al Mare del Nord. La Brexit e il seguente accordo di commercio e cooperazione, firmato più di un anno fa tra Ue e il Uk, hanno sacrificato gli interessi della pesca europea. Sono state danneggiate in particolare le imprese della pesca artigianale dei paesi del nord Europa, che hanno dovuto rinunciare al 25% delle quote nelle aree britanniche, ma hanno anche privato i pescatori italiani di una ulteriore quota di tonno rosso, come se già non bastassero i limiti che la Ue impone da sempre, in particolare alle marinerie italiane. Un danno per tutto il comparto europeo al quale ora bisogna rimediare. L’Europa complessivamente perde 48 tonnellate che si spostano Oltremanica, di cui 11 solo l’Italia. La situazione post 2026 non è per nulla chiara e alcune clausole agli accordi consentono alle autorità britanniche di non concedere licenze a navi non dotate di un sistema di geolocalizzazione satellitare, cosa che penalizza principalmente le navi più piccole. Con questa iniziativa, il cui testo era già stato migliorato in sede di commissione grazie a nostri emendamenti, chiediamo all´Ue di sfruttare appieno i fondi della riserva di adeguamento Brexit per aiutare i pescatori europei penalizzati dal taglio delle quote. Chiediamo quindi di difendere gli interessi dei suoi pescatori, a costo di fare leva sugli equilibri di potere, e di utilizzare tutti gli strumenti giuridici necessari, fino al ripristino di dazi doganali sulle importazioni di pesce dal Regno Unito, se quest´ultimo imporrà nuove restrizioni dopo la fine del periodo di adeguamento nel 2026”.
Così in una nota gli europarlamentari della Lega della commissione Pesca, Annalisa Tardino (relatrice ID per il Piano di gestione pluriennale per il tonno rosso), Rosanna Conte (coordinatrice ID in commissione), Massimo Casanova e Valentino Grant, al termine della votazione in plenaria a Strasburgo sulla relazione “Il futuro della pesca nella Manica, nel Mare del Nord, nel Mare d’Irlanda e nell’Oceano Atlantico”, approvata con 609 voti a favore, 12 contrari e 5 astenuti.
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UE, Gruppo ID attacca: “Palazzo Scholl comprato per 74,9 milioni di euro”
Palazzo Scholl comprato per 74,9 milioni di euro
«Il Parlamento Europeo avrebbe pagato uno dei suoi edifici di Bruxelles quasi il doppio del prezzo di mercato: una spesa pari a 74,9 milioni di euro per il palazzo ‘Wiertz’, poi ribattezzato ‘Scholl’, a dispetto di una stima che realisticamente valuta il valore dell’immobile tra i 42 e i 65 milioni di euro». Questa l’accusa lanciata dall’eurodeputato del Gruppo ID Valentino Grant insieme ai colleghi Paolo Borchia, Anna Cinzia Bonfrisco, e Marco Zanni, presidente gruppo ID. «Un eurospreco inaccettabile da almeno 10 milioni di euro al quale, in commissione bilancio, si sono opposti solo gli europarlamentari della Lega. Si tratta di soldi dei cittadini europei, non possiamo permetterci sprechi inutili: serve che sulla questione venga fatta la massima chiarezza», aggiungono i leghisti nella nota.
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