CCIAA del Gran Sasso d’Italia. Finanziamento a fondo perduto a sostegno dei processi di internazionalizzazione delle imprese
martedì, 15 Novembre 2022
CCIAA del Gran Sasso d’Italia. Finanziamento a fondo perduto a sostegno dei processi di internazionalizzazione delle imprese | |
SINTESI | Il bando intende sostenere i processi di internazionalizzazione delle imprese locali finalizzati ad ampliare e diversificare i mercati di riferimento. Nello specifico l’ente camerale supporta le imprese a partecipare a manifestazioni fieristiche internazionali che si tengono all’estero o in Italia, e la partecipazione ad eventi, b2b, missioni organizzate all’estero. |
SETTORE | Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare |
BENEFICIARI | Micro Impresa, PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi |
AZIONI AMMISSIBILI | · fiere e mostre specializzate a carattere internazionale svolte in un paese estero nel corso dell’anno 2022, o fiere internazionali che si tengono in Italia ricomprese nel Calendario 2022 delle Manifestazioni Fieristiche Internazionali in Italia dell’AEFI. Possono essere ammesse a contributo anche le “campionarie” che si svolgono all’estero, nei Paesi in cui non esistono manifestazioni specializzate di settore.
· eventi/iniziative/b2b/missioni organizzate all’estero, che prevedono il pagamento di quote di partecipazione e/o di acquisizione di spazi espositivi. |
SPESE AMMISIBILI | Promozione/Export, Attrezzature e macchinari |
AGEVOLAZIONE | Contributo a fondo perduto |
BUDGET | 50% fino ad un max di € 3.000 |
SCADENZA | 30/11/2022 |
- Pubblicato il Bandi e opportunità, In Evidenza, Primo Piano
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Vaccini, Lega presenta interrogazione in Ue su export dosi: priorità sia per cittadini europei
venerdì, 12 Marzo 2021
Bruxelles, 12 mar – “Anziché pensare a esportare vaccini nel mondo, forse l’Ue farebbe meglio a concentrarsi sui cittadini europei. Bruxelles avrebbe finora dato ok all’export di oltre 34 milioni di dosi vaccinali verso almeno 31 paesi terzi, dal Regno Unito al Canada, passando per Messico, Giappone, Arabia Saudita, Hong Kong, Usa, Cile e Malesia. Stando alle dichiarazioni del presidente del Consiglio Europeo, questa sarebbe una precisa strategia politica promossa dalle istituzioni Ue e finalizzata a rafforzare la diffusione extraeuropea delle dosi prodotte tra i confini dell’Unione. Abbiamo presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per avere chiarezza su questa vicenda, per sapere se Bruxelles riconosca che il trasferimento di poteri con cui gli Stati membri delegavano alla Commissione il coordinamento nella strategia di acquisto dei vaccini era finalizzato a garantire il sufficiente approvvigionamento per gli Stati membri stessi, non per eventuali esportazioni extra Ue. Vogliamo inoltre sapere come giustifica l’Ue il sostegno all’export di vaccini alla luce delle serie difficoltà che gli Stati europei stanno affrontando per il reperimento delle dosi per i propri cittadini”.
Così in una nota Paolo Borchia, europarlamentare della Lega, componente del gruppo di contatto sui vaccini Pe-Commissione, primo firmatario dell’interrogazione co-firmata dagli europarlamentari Lega Marco Zanni (presidente gruppo ID), Marco Campomenosi (capo delegazione), Matteo Adinolfi, Simona Baldassarre, Alessandra Basso, Mara Bizzotto, Massimo Casanova, Angelo Ciocca, Rosanna Conte, Gianantonio Da Re, Marco Dreosto, Valentino Grant, Danilo Oscar Lancini, Elena Lizzi, Alessandro Panza, Antonio Maria Rinaldi, Annalisa Tardino, Isabella Tovaglieri, Lucia Vuolo, Stefania Zambelli.
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