Grant: “Da Governo e UE vergognoso scaricabarile su migranti”
Roma, 6 ago. (askanews) – “Da Ue e Governo un vergognoso scaricabarile sull’emergenza immigrazione, entrambi si voltano dall’altra parte mentre l’Italia diventa il campo profughi e il lazzaretto d’Europa”. Così in una nota gli europarlamentari della Lega Annalisa Tardino, Francesca Donato, Marco Zanni, Alessandro Panza, Susanna Ceccardi, Valentino Grant, Luisa Regimenti, Matteo Adinolfi, firmatari dell’interrogazione alla Commissione Europea “sull’aumento esponenziale di sbarchi di clandestini”.
Interrogazione cui la Commissione Europea ha risposto, riferiscono gli europarlamentari leghisti, “ammettendo di non essere competente per indicare luoghi sicuri di sbarco, mentre ha sottolineato l’importanza che il Governo italiano predisponga piani di emergenza adeguati per far fronte a eventuali ulteriori arrivi. La realtà però è che mentre il premier Conte e il ministro Lamorgese annunciano provvedimenti che nessuno finora ha visto oppure idee scellerate come installazioni di tendopoli o le navi quarantena da 4 milioni di euro, i porti siciliani continuano ad accogliere centinaia di immigrati al giorno, spesso infetti da Covid, una minaccia quotidiana alla salute e alla sicurezza dei cittadini. E pensare che gli accordi di Malta avrebbero dovuto risolvere il problema. Oltre al danno, la beffa: la Commissione dice che continuerà a incoraggiare gli Stati membri a riprendere le ricollocazioni volontarie ‘non appena la situazione lo consentirà’: in parole povere, mentre l’Europa distoglie lo sguardo, l’Italia, alle prese con la crisi conseguente all’epidemia e con un Governo che si rivela ogni giorno più inadeguato e incapace di far sentire la propria voce sui tavoli che contano, è sempre più abbandonata a se stessa”.
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Valentino Grant: “Niente cassa integrazione”
“Niente da fare! Per il momento i soldi della cassa integrazione non arrivano! Dal Governo solo promesse ai tanti lavoratori, che in questi giorni attendevano i pagamenti! L’immobilismo governativo e la burocrazia asfissiante stanno distruggendo le famiglie italiane! Adesso basta!”. Lo scrive sui social l’eurodeputato della Lega, Valentino Grant.
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UE, Gruppo Lega: “Confermati da trattati obblighi e condizionalità Mes”
BRUXELLES, 1 LUG – “Irene Tinagli accusa Matteo Salvini sul Mes, ma a dare versioni incomplete e strumentali delle misure è proprio lei. Parla di modifiche al vecchio Mes e richiama la proposta di regolamento delegato della Commissione del 19 giugno, che in realtà inserisce solo una nuova tabella”. Così in una nota gli europarlamentari della Lega componenti della commissione Econ, Marco Zanni, presidente gruppo Id, Francesca Donato, Valentino Grant, Antonio Maria Rinaldi, in risposta alle parole di Irene Tinagli, europarlamentare Pd e presidente commissione Econ.”Non esiste altra deroga formale al complesso e pericoloso quadro di sorveglianza che si intreccia tra trattati Ue, trattato del Mes e regolamenti europei. Una volta legati mani e piedi al Mes, il commissariamento stile troika dell’Italia rimane un pericolo più che concreto e una presidente di Commissione dovrebbe saperlo – continua la nota -. La stessa commissione e il direttore generale del Mes, nelle loro comunicazioni e nella analisi di sostenibilità del debito italiano propedeutica all’accesso al Mes, ribadiscono l’applicabilità della sorveglianza prevista dall’art. 14 del regolamento 472/2013, la permanenza del monitoraggio post-programma sino al pagamento del 75% del debito, nonché la possibilità di valutare la necessità di ‘misure correttive’, anche a tutela del credito privilegiato concesso dal Fondo”. Gli esponenti della Lega precisano poi che “lo stesso Eurogruppo, a maggio, ha sottolineato come monitoraggio e sorveglianza per il Pandemic Crisis Support debbano restare ‘in linea con il quadro normativo dell’Ue e le rilevanti linee guida sul Mes’, ribadendo in seguito l’obbligo per gli Stati finanziati di ‘rafforzare i propri fondamentali economici e finanziari, coerentemente con i meccanismi di sorveglianza e coordinamento economico e fiscale dell’Ue’. In altre parole: la sorveglianza e gli obblighi legati al Mes sono confermati”. La nota conclude cos’: “affermare, come fa Irene Tinagli, che i fondi si possano utilizzare per altro oltre che a spese sanitarie, è un azzardo, dal momento che le spese dirette e indirette sono relative solo alla ‘cura o prevenzione relativa alla pandemia da Covid-19’. Anziché attaccare Salvini e puntare il dito contro la Lega, il Pd, per una volta almeno, dica la verità agli italiani sulle condizionalità e sugli obblighi del Mes: se vogliono la Troika in Italia per stare al potere, lo dicano apertamente”. (ANSA).
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Lega: “Ue e Governo latitanti su risposte pesca”
Roma, 26 giu. (Adnkronos) – “Da quanto ci risulta, il Governo italiano non ha finora aperto alcun tavolo di confronto con la Commissione europea sulla crisi che ha colpito il settore della pesca. Una latitanza che si aggiunge ai gravi ritardi nell’emanare il decreto attuativo del Dl Cura Italia per l’erogazione del fondo, ancora al palo, previsto per l’emergenza Covid e allo sblocco dell’anticipazione dei pagamenti per i fermo pesca già effettuati e non ancora pagati, previsti da un emendamento della Lega al dl Liquidità”. Lo affermano eurodeputati della Lega componenti della commissione Pesca al Parlamento europeo, Rosanna Conte, Annalisa Tardino, Massimo Casanova e Valentino Grant.
“Dinanzi a tutto questo, nell’immediato, occorre ridurre il peso fiscale a carico dei nostri pescatori.- aggiungono gli europarlamentari – E assicurare che il fermo Covid previsto da Bruxelles non si risolva in una beffa a carico di quelle marinerie che preferirebbero avere più giornate di pesca a disposizione da qui alla fine dell’anno.
A tal proposito, ricordiamo al Governo che, come indicato dalla Commissione europea, l’Italia ha la possibilità di agire in modo flessibile rispetto a eventuali fermi Covid. Sfrutti questa possibilità calibrandola a seconda delle istanze specifiche delle varie marinerie. Dal canto suo, la Commissione europea valuti gli effetti della pandemia sul settore, compresi quelli relativi allo stato delle risorse ittiche”.
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Lega: “Ue boccia nostro emendamento su bolkestein, stanno distruggendo turismo”
Bruxelles, 19 giu – “Il Parlamento Europeo ha votato contro l’emendamento della Lega alla risoluzione su trasporti e turismo che chiedeva che le concessioni demaniali marittime fossero escluse dal campo di applicazione della direttiva Bolkestein. Incredibile: dall’Europa l’ennesimo colpo inferto al turismo italiano e a una categoria fondamentale per la nostra economia, da anni alle prese con difficoltà e incertezze legate alla direttiva europea contro la quale la Lega si batte da sempre. Spiace apprendere che ai no da parte dei grandi gruppi europei si è affiancato il mancato sostegno all’emendamento di buona parte del Pd e del M5s, oltre che Iv e Azione, che si sono resi complici della bocciatura del provvedimento: per loro e per il Governo, evidentemente, la difesa dei balneari vale solo a parole. A differenza loro, la Lega continuerà a sostenere la categoria in questa giusta battaglia, a farsi sentire con la Commissione Europea anche per difendere la riforma Centinaio e permettere a migliaia di piccole imprese italiane di programmare i loro investimenti e ulteriormente migliorare il già eccellente servizio che rendono al nostro turismo, senza la spada di Damocle di questa direttiva che pende sulla testa di imprenditori, lavoratori e delle loro famiglie dal 2006”. Così in una nota gli europarlamentari della Lega.
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Ue, Grant: “Su Bei ennesimo flop, finiti soldi per prestiti PMI”
15 giu. (Adnkronos) – “Da mesi denunciamo che le proposte di soluzioni messe in campo dall’Ue per fronteggiare la crisi economica generata dall’emergenza Covid sono inadeguate. Stamane arriva anche l’allarme del presidente della Banca europea per gli investimenti, Werner Hoyer, in un’intervista alla Stampa, in cui specifica che senza aumento di capitale la Bei dovrà interrompere i prestiti ai Paesi colpiti dalla pandemia di coronavirus”. Così l’eurodeputato della Lega, Valentino Grant. “Le imprese italiane, soprattutto quelle piccole e medie – aggiunge GRANT – sono in crisi di liquidità e senza adeguati sostegni ci avviamo ad una situazione disastrosa. Oggi più che mai per dare risposte immediate alle aziende serve un fattivo intervento della Bce, solo così si potrà uscire da questo tunnel e far ripartire il mondo imprenditoriale”, conclude il deputato europeo.
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Valentino Grant: “Governo incapace di tutelare l’Italia”
BRUXELLES, 7 LUG – “Le stime di crescita rese note dalla Commissione europea sono alquanto preoccupanti. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte da mesi sostiene che l’Italia sia un modello da seguire, ma l’unica classifica in cui purtroppo primeggia il Paese è per il calo record del Pil, previsioni inquietanti che smentiscono clamorosamente le parole del ministro Gualtieri, che a marzo parlava di ‘qualche punto percentuale, grave ma gestibile e recuperabile'”. Così in una nota gli europarlamentari della Lega Marco Zanni, presidente gruppo ID, Francesca Donato, Valentino Grant, Antonio Maria Rinaldi, componenti della commissione Econ. “Il governo si sta dimostrando sempre più incapace di difendere l’Italia e di affrontare la crisi, ha agito male e con lentezza e con misure del tutto insufficienti. Con questi dati, con gli italiani quasi in ginocchio, non stupisce che gli avversari del Paese e i loro alleati italiani vogliano premere l’acceleratore sul Mes: è evidente il desiderio di portare in casa la Troika per dare il colpo di grazia e depredare ciò che resta dell’Italia”, conclude la nota. (ANSA).
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Ue, Grant: “Troppi vincoli per cambiale agraria e della pesca”
NAPOLI, 9 MAG – “Ancora una volta il Governo non si smentisce e promuove in pompa magna ‘finanziamenti limitati’ di cui potranno beneficiare pochissime aziende. La tanto osannata cambiale agraria e della pesca, autorizzata dalla Commissione europea, che prevede che Ismea possa erogare fino a 30 mila euro, è sottoposta a tantissimi vincoli che nei fatti precludono la partecipazione di moltissime imprese”. Lo afferma il deputato europeo della Lega Valentino Grant, che spiega ‘rientrando nella fattispecie di sostegni temporanei finalizzati a fronteggiare l’emergenza Covid-19 i soggetti beneficiari non possono avere alcun tipo di ‘sofferenza’ nei riguardi delle banche, neppure ‘inadempienze probabili o scadute’ oppure ‘sconfinamenti deteriorati’ al 31 dicembre 2019. Alle limitazioni derivanti dai regolamenti Ue si uniscono quelle ad hoc create per il nuovo tipo di finanziamento’. “Inoltre date le somme di denaro limitate da erogare, l’azienda che prima fa la domanda, necessariamente dotata dei molteplici requisiti richiesti, riceve il prestito. E così affossiamo il patrimonio agrario e della pesca, su cui lo Stato dovrebbe investire per far ripartire l’economia italiana. Soprattutto al Sud questo comparto può costituire il punto di forza per la rinascita”, conclude l’eurodeputato. (ANSA).
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Lega, Grant: “In Campania totale incapacità fondi UE”
NAPOLI, 5 MAG – “Una politica di trionfalismi e di annunci di aiuti, per provare a mascherare quello che realmente sta accadendo in Campania: ovvero l’incapacità totale nella gestione delle risorse europee”. Lo afferma l’eurodeputato della Lega Valentino Grant, spiegando che “la rilevazione sull’avanzamento della spesa dei fondi comunitari al 31 dicembre 2019 ci dimostra che la Regione Campania non aveva avviato progetti per oltre il 15% dei fondi assegnati”. “Con il 2020 – aggiunge Grant – si conclude il settennato di programmazione dei fondi 2014-2020 che la Regione avrebbe dovuto già spendere. Parliamo di risorse europee, che altro non sono che soldi dei contribuenti italiani, visto che l’Italia è contributore netto al bilancio Ue”. “A conti fatti in Campania non ci sono primati, neppure quello dei sostegni pro capite per fronteggiare l’emergenza Covid-19, dato che sul podio c’è la Sardegna” conclude il deputato europeo.(ANSA).
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Lega, Grant: “Troppe aziende non bancabili, necessaria pace bancaria”
Napoli, 4 mag. (Adnkronos) – “Molte aziende italiane non sono bancabili, ovvero non hanno accesso al credito bancario, perché sotto i requisiti minimi di affidabilità richiesti dagli istituti. Pertanto non possono neppure chiedere altri finanziamenti per far fronte alla devastante crisi che stanno vivendo, perché nella morsa di una legge vigente sul fallimento eccessivamente obsoleta e anacronistica”. Lo afferma l’europarlamentare della Lega Valentino Grant. “Oggi più che mai- aggiunge GRANT – serve un nuovo approccio nel rapporto tra debitore-impresa e il creditore-banca. Dato che al momento il Governo non ha ancora realizzato un fondo perduto, a differenza di altri Stati, per dare ossigeno al patrimonio imprenditoriale italiano necessariamente bisogna intervenire con la pace bancaria per il 2020 e il 2021, che metta le aziende in condizioni di chiedere prestiti e di disporre della liquidità indispensabile per la ripartenza”, conclude il deputato europeo. (Zca/Adnkronos)
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