Lettera degli eurodeputati leghisti all’Eba: prorogare le moratorie sui prestiti
Prorogare almeno fino a fine anno le moratorie sui prestiti a imprese e famiglie e rivedere la soglia oltre la quale un’obbligazione in arretrato è considerata rilevante ai fini della disciplina del default. Lo chiedono quattro eurodeputati leghisti in una lettera all’Eba, l’autorità bancaria europea, indirizzata al suo presidente José Manuel Campa.
Nel documento Marco Zanni, Francesca Donato, Valentino Grant e Antonio Maria Rinaldi ricordano la “natura eccezionale” della situazione attuale, nel mezzo della pandemia da Sars-Cov2 e la necessità di garantire un adeguato flusso di finanziamenti dalle banche alle imprese. Per i quattro eurodeputati è necessaria ulteriore flessibilità, considerati i nuovi vincoli sugli istituti di credito in vigore dallo scorso gennaio per la gestione dei non performing loan.
La prima richiesta è quindi di portare dall’1% al 5% la soglia oltre la quale un’obbligazione in arretrato è considerata rilevante ai fini della disciplina del default. Gli eurodeputati del Carroccio e del gruppo Identità e Democrazia chiedono inoltre di estendere almeno fino al prossimo 31 dicembre la moratoria sui prestiti in scadenza a giugno.
Come ricordato dall’Abi, tra circa cento giorni terminerà l’ultima proroga, introdotta dal governo con la legge di bilancio 2021, della norma che ha consentito dall’inizio della pandemia di congelare le rate dei finanziamenti per un totale di 294 miliardi secondo l’ultima rilevazione. “La consequenziale interruzione delle moratorie, non più prorogabili, comporterà che almeno una quota rilevante dei soggetti con le rate attualmente sospese, in assenza di liquidità necessaria a rimborsare gli arretrati, possa essere classificata dalle banche in posizione di default”, ammoniva la stessa associazione delle banche presieduta da Antonio Patuelli in una lettera al commissario europeo all’economia Paolo Gentiloni.
Fonte: MilanoFinanza
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