Pesca, Gruppo ID: Ue apre a nostre proposte su misure di emergenza, ma nega aumento quote
“Con un’interrogazione alla Commissione europea, la Lega aveva chiesto all’Ue un sostegno straordinario al settore della pesca, alle prese con le conseguenze del rincaro dei prezzi carburanti. Avevamo chiesto sostegni ai pescatori per l’interruzione temporanea dell’attività, aumento delle flessibilità delle quote e misure aggiuntive quali aiuti di Stato, riduzione oneri sociali, sospensione delle tasse e proroga prestiti Covid. Nonostante segnali positivi come aperture su aiuti di stato e misure di emergenza, purtroppo dal commissario Sinkevicius è giunta risposta negativa alla richiesta sull’aumento delle quote anno per anno, inspiegabile dal momento che le stesse sono sotto utilizzate. Nessuna risposta invece su possibile esenzione tasse e proroga aiuti Covid. Non possiamo ritenerci soddisfatti: dall’Ue ci aspettiamo più attenzione per le esigenze dei nostri pescatori. La Lega continuerà a difendere il settore in Ue e per prima cosa chiederà un aumento del tasso del co-finanziamento al 100% sui sostegni presi dal Feamp, al posto dell’attuale 75%”.
Così in una nota gli europarlamentari della Lega firmatari dell’interrogazione e componenti della commissione Pesca, Annalisa Tardino (prima firmataria), Rosanna Conte (coordinatrice Id in commissione), Massimo Casanova, Valentino Grant.
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Pesca, Conte e Grant a Sinkevicius: da Ue serve maggior impegno a tutela pescatori
Così in una nota gli europarlamentari della Lega Rosanna Conte (coordinatrice ID in commissione pesca) e Valentino Grant, che oggi in commissione Pesca hanno posto quesiti al commissario Sinkevicius su temi a cuore dei pescatori italiani.
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Pesca, Gruppo ID: accordi Brexit hanno penalizzato nostre marinerie, Ue ora rimedi a suoi errori
“Con il nostro voto abbiamo voluto dare un segnale forte e chiaro all´Ue affinché si impegni, con atti concreti e immediati, nella difesa dei suoi pescatori, dal Canale di Sicilia, al Mar Adriatico, fino al Mare del Nord. La Brexit e il seguente accordo di commercio e cooperazione, firmato più di un anno fa tra Ue e il Uk, hanno sacrificato gli interessi della pesca europea. Sono state danneggiate in particolare le imprese della pesca artigianale dei paesi del nord Europa, che hanno dovuto rinunciare al 25% delle quote nelle aree britanniche, ma hanno anche privato i pescatori italiani di una ulteriore quota di tonno rosso, come se già non bastassero i limiti che la Ue impone da sempre, in particolare alle marinerie italiane. Un danno per tutto il comparto europeo al quale ora bisogna rimediare. L’Europa complessivamente perde 48 tonnellate che si spostano Oltremanica, di cui 11 solo l’Italia. La situazione post 2026 non è per nulla chiara e alcune clausole agli accordi consentono alle autorità britanniche di non concedere licenze a navi non dotate di un sistema di geolocalizzazione satellitare, cosa che penalizza principalmente le navi più piccole. Con questa iniziativa, il cui testo era già stato migliorato in sede di commissione grazie a nostri emendamenti, chiediamo all´Ue di sfruttare appieno i fondi della riserva di adeguamento Brexit per aiutare i pescatori europei penalizzati dal taglio delle quote. Chiediamo quindi di difendere gli interessi dei suoi pescatori, a costo di fare leva sugli equilibri di potere, e di utilizzare tutti gli strumenti giuridici necessari, fino al ripristino di dazi doganali sulle importazioni di pesce dal Regno Unito, se quest´ultimo imporrà nuove restrizioni dopo la fine del periodo di adeguamento nel 2026”.
Così in una nota gli europarlamentari della Lega della commissione Pesca, Annalisa Tardino (relatrice ID per il Piano di gestione pluriennale per il tonno rosso), Rosanna Conte (coordinatrice ID in commissione), Massimo Casanova e Valentino Grant, al termine della votazione in plenaria a Strasburgo sulla relazione “Il futuro della pesca nella Manica, nel Mare del Nord, nel Mare d’Irlanda e nell’Oceano Atlantico”, approvata con 609 voti a favore, 12 contrari e 5 astenuti.
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Pesca, Gruppo ID: bene utilizzo fondo di crisi, Ue faccia di più per sostenere settore
Bruxelles, 29 mar – “Il via libera Ue alle nuove misure di crisi a sostegno di pesca e acquacoltura è una buona notizia che accogliamo con soddisfazione: più volte la Lega aveva chiesto e sollecitato iniziative in questa direzione per fronteggiare la situazione di emergenza. Ogni tipo di intervento che possa rivelarsi concreto, rapido ed efficace in supporto a questi settori in forte difficoltà è senza dubbio il benvenuto, ma non nascondiamo la nostra preoccupazione per il protrarsi e il sommarsi di più crisi, con conseguenze pesanti su comparti già da tempo in sofferenza: le emergenze si stanno facendo sempre più frequenti e Bruxelles, anziché rispondere con misure di volta in volta straordinarie, dovrebbe ragionare seriamente su interventi strutturali per aiutare in maniera duratura i nostri pescatori. La situazione attuale richiede misure rapide: ricorrere a Feampa o Feamp prevede tempi più lunghi, bene quindi il decreto del Governo che, pur migliorabile, fornisce sin da subito una prima risposta generale che stanzia subito 20 milioni di euro di aiuti di Stato per pesca e acquacoltura tramite misura di emergenza. Dopo questa apertura Ue, auspichiamo ulteriori interventi da parte del Governo, più capillari e declinati ai sistemi di pesca con maggiore consumo di carburante. A Roma come a Bruxelles la Lega continuerà a battersi a difesa del settore, fondamentale per la nostra economia”.
Così in una nota il deputato della Lega Lorenzo Viviani (responsabile dipartimento Pesca) e gli europarlamentari Lega della commissione Pesca Rosanna Conte (coordinatrice Id in commissione Pesca), Massimo Casanova, Valentino Grant e Annalisa Tardino.
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Caro bollette, Gruppo ID: “Crisi gravissima per la pesca, servono misure urgenti”
“Serve un sostegno immediato ai settori della pesca e dell’acquacoltura per tutto il territorio dell’Ue, attraverso l’adozione di misure urgenti a fronte dell’aumento dei prezzi e del conflitto in Ucraina. Il rincaro del prezzo del carburante, andato oltre quel limite che impedisce alle imprese ittiche di riuscire a ricavare un reddito dalla propria attività, da settimane ha lasciato in porto migliaia di imbarcazioni, danneggiando ulteriormente la redditività dei pescatori. In diversi Stati membri le flotte stanno interrompendo le attività, in Italia il 50% della flotta è ferma e gli altri pensano di ridurre le giornate lavorative a 2-3 a settimana. Cosa che avrà sicuramente un impatto anche sul prezzo del pesce, che potrebbe subire aumenti senza controllo. Alla Commissione chiediamo, con due apposite interrogazioni, di mettere in campo urgenti misure che potrebbero essere sostenute dal fondo FEAMPA. Bisogna sostenere i pescatori per l’interruzione temporanea delle attività attraverso provvedimenti simili a quelle attuati per Brexit e Covid. La Lega e il Gruppo Identità e Democrazia chiedono anche di aumentare la flessibilità delle quote anno per anno e di ipotizzare anche misure aggiuntive, quali aiuti di Stato, come riduzione degli oneri sociali, sospensione delle tasse e la proroga dei prestiti Covid. Infine, chiediamo di far fronte alle difficoltà della flotta UE, ricompensando i costi aggiuntivi causati dall’aumento del prezzo dell’energia e del carburante e proteggendo il settore dall’instabilità dei mercati”.
Cosi in una nota congiunta gli europarlamentari della Lega in commissione per la pesca, Annalisa Tardino, Rosanna Conte (coordinatrice ID in commissione), Massimo Casanova e Valentino Grant, firmatari di due interrogazioni alla Commissione europea.
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UE, Grant (Gruppo ID): “Siamo in campo per la pace”
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UE, Grant (Gruppo ID): “In campo per tutelare PMI” – VIDEO
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UE, Grant (Gruppo ID): “Approvata nostra proposta a tutela pescatori”
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UE, Grant (Gruppo ID): “Quale sarà la politica monetaria?” – VIDEO
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UE, Gruppo ID attacca: “Palazzo Scholl comprato per 74,9 milioni di euro”
Palazzo Scholl comprato per 74,9 milioni di euro
«Il Parlamento Europeo avrebbe pagato uno dei suoi edifici di Bruxelles quasi il doppio del prezzo di mercato: una spesa pari a 74,9 milioni di euro per il palazzo ‘Wiertz’, poi ribattezzato ‘Scholl’, a dispetto di una stima che realisticamente valuta il valore dell’immobile tra i 42 e i 65 milioni di euro». Questa l’accusa lanciata dall’eurodeputato del Gruppo ID Valentino Grant insieme ai colleghi Paolo Borchia, Anna Cinzia Bonfrisco, e Marco Zanni, presidente gruppo ID. «Un eurospreco inaccettabile da almeno 10 milioni di euro al quale, in commissione bilancio, si sono opposti solo gli europarlamentari della Lega. Si tratta di soldi dei cittadini europei, non possiamo permetterci sprechi inutili: serve che sulla questione venga fatta la massima chiarezza», aggiungono i leghisti nella nota.
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