Il 17 novembre la Commissione europea ha erogato la seconda tranche di sostegno finanziario agli Stati membri a titolo dello strumento SURE. Complessivamente 14 miliardi di € a 9 Paesi dell’UE. Con questa operazione, l’Italia riceve ulteriori 6,5 miliardi di € che vanno ad aggiungersi ai 10 miliardi di € ricevuti il 27 ottobre scorso con la prima tranche di SURE (che ha riguardato l’Italia, la Spagna e la Polonia per un
totale di 17 miliardi di €). Come è noto, il nostro Paese riceverà da SURE complessivamente 27,4 miliardi di € e sarà quindi beneficiario della quota più consistente messa in campo dall’UE attraverso lo strumento.
Il sostegno di SURE, sotto forma di prestiti concessi a condizioni favorevoli, è destinato ad aiutare Stati
membri ad affrontare l’improvviso aumento della spesa pubblica volta a preservare l’occupazione. Nello
specifico, concorrerà a coprire i costi direttamente connessi al finanziamento dei regimi nazionali di
riduzione dell’orario lavorativo e di altre misure analoghe, in particolare rivolte ai lavoratori autonomi,
introdotte in risposta alla pandemia di coronavirus.
Lo strumento SURE, istituito a maggio 2020, può fornire fino a 100 miliardi di € di prestiti agli Stati membri. Per raccogliere queste risorse la Commissione UE opera sui mercati dei capitali emettendo obbligazioni SURE, etichettate come obbligazioni sociali.