Secondo indiscrezioni dei principali giornali tedeschi e dell’agenzia Reuters, la Commissione europea sarebbe prossima a dare il via libera al piano di salvataggio da 3,6 miliardi di euro della banca tedesca NORD/LB, non prefigurando nessuna violazione in materia di aiuti di Stato.
Il piano prevede l’immissione di 1,7 miliardi di euro da parte dei due azionisti pubblici, i Länder della Bassa Sassonia e della Sassonia-Anhalt, più ulteriori 800 milioni in termini di alleggerimento di requisiti patrimoniali. A questo intervento pubblico si affiancherà un contributo da 1,1 miliardi dell’Associazione delle casse di risparmio tedesche (DSGV).
In una nota del 22 agosto 2019, la stessa NORD/LB ha dichiarato che l’operazione sul capitale prevista dal piano di salvataggio avverrà nel quarto trimestre del 2019, in seguito alla discussione con la CE.
Considerato quanto precede, si domanda alla Commissione:
1 per quale motivo non si sia data precedenza alla soluzione privata, nel febbraio 2019, con l’offerta dei fondi Cerberus e Centerbridge, come prevedono le norme europee (1) ;
2 qualora confermasse l’approvazione del piano di salvataggio, come mai questo intervento non costituisca aiuto di Stato illegittimo;
3 per quale motivo, inoltre, l’intervento della DSGV non sia considerato illegittimo come fu considerato illegittimo l’intervento del FITD (Fondo interbancario tutela dei depositi) nel caso italiano TERCAS.